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lunedì 23 marzo 2015

''Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava ma ciò che si diventa grazie ad essa''.

Ciao ragazzi, io sono Roberto e con questo blog voglio farvi entrare nel mio mondo...il mondo di ''CrossFit CKB''. 
Quando qualcuno totalmente digiuno di CrossFit viene al Box (il luogo dove insegno), la sua prima reazione è tra lo stupito ed il preoccupato, seguita da frasi del tipo: ''Oddio, io non ce la farò mai a fare quelle cose li''. Le ''cose li'' sono ovviamente gli esercizi che compongono riscaldamento e WOD (workout of the day). Si tratta di una preoccupazione giustificata, sia per l’apparente stato di caos che regna, sia per l’immagine che si fa strada nella testa di molti mentre immaginano se stessi eseguire quegli esercizi in quello specifico modo.

Tuttavia non passa molto tempo prima di capire che nel CrossFit ognuno sa esattamente cosa fare, come farlo e soprattutto basandosi sui propri tempi e le proprie capacità. In questo modo, non solo tutti traggono il meglio da ogni workout, ma nessuno si sente inadeguato perchè non riesce a stare dietro al resto del gruppo cercando di non sfigurare.
Prima di proseguire è però il caso di approfondire due concetti.

  • Il primo concetto è che ogni persona che pratica il CrossFit, a qualunque livello, per me è un indiscutibilmente atleta, anche a 90 anni. E non potrebbe essere diversamente considerando tutte le abilità che gli si chiede di sviluppare, allenare e coltivare contemporaneamente.


  • Il secondo concetto è quello di gruppo che per me non è un insieme di sconosciuti che si agita convulsamente a ritmo di musica latino-americana, ma è una comunità di atleti che condividono le esperienze e gli allenamenti, che si sostengono ed aiutano a vicenda secondo dei valori che diventano, per tutti, quasi una filosofia di vita.

Questo significa che tutti lavorano insieme e che quelli più allenati aiutano gli altri incoraggiandoli in ogni modo a fare meglio. Certo c’è competizione, molta competizione, a volte spietata, ma solamente con se stessi ed è grazie al sostegno della comunità che si vince sempre ogni sfida liberandosi da limiti fisici e mentali. Chiamatelo spirito di squadra, cameratismo, solidarietà o come altro vi pare ma sappiate che è un elemento basilare del CrossFit che si riflette anche nel quotidiano di ognuno di noi, spesso cambiandoci profondamente e facendoci costantemente mettere in discussione con coraggio, sincerità e soprattutto umiltà. Una delle frasi che si trova nel box recita: ''Lascia il tuo ego alla porta''. Chiunque pratica il CrossFit ne conosce il significato letteralmente sulla propria pelle.

Per quasi tutti coloro che assistono ad una sessione completa di CrossFit e ne vivono l’atmosfera, la prima impressione lascia quasi subito spazio ad una sequenza infinita di domande di ogni genere. Quando si scopre che gli esercizi sono scalabili ed adattabili alle capacità di ognuno. Il ''non ce la farò mai'' si trasforma quasi sempre in ''anche io posso farcela'' e scatta un’irrefrenabile voglia di unirsi al resto del gruppo buttandosi nella mischia. E in quel preciso momento che si diventa quasi inconsapevolmente parte della comunità fino a divenire tu stesso il CrossFit.

Da li in poi ci saranno giorni in cui lo odierai, giorni in cui lo amerai, ci saranno volte in cui soffrirai, in cui ti farà piangere, sanguinare, persino vomitare ed altri in cui la felicità per aver raggiunto un tuo obiettivo sarà incontenibile; in ogni caso non ne potrai più fare a meno perchè è difficile liberarsi di se stessi.
Concludo la mia presentazione citandovi una frase di una persona che dallo sport, dal sacrificio e dalla determinazione ha fatto il suo stile di vita.

''La forza non viene dal vincere. Le tue lotte sviluppano la tua forza. Quando passi attraverso delle avversità e decidi di non arrenderti, quella è la forza”.
Arnold Schwarzenegger
 
A presto Spartani

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Blog molto interessante, per chi come me è una appassionata di crossfit!!!

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"IL MIGLIOR RICONOSCIMENTO PER LA FATICA FATTA NON E' CIO' CHE SE NE RICAVA MA CIO' CHE SI DIVENTA GRAZIE AD ESSA''.